Modello 730 2014, Irpef gonfiata dagli immobili non affittati

[custom_frame_center shadow=”on”]Modello 730 immobili non locati[/custom_frame_center]

Gli immobili non locati fanno reddito

Il reddito degli immobili ad uso abitativo soggetti all’Imu, non affittati, e localizzati nello stesso comune della prima casa, concorrono a formare la base imponibile di Irpef e relative addizionali nella misura del 50%. E’ quanto previsto dal modello 730 del 2014. La compilazione del documento prevede, in questo caso, l’indicazione del codice 3 alla colonna 12 relativa ai casi particolari di Imu.

Cedolare secca e deduzioni per i canoni d’affitto in discesa

Per chi ha scelto il regime della cedolare secca in caso di locazione, l’aliquota agevolata prevista si riduce dal 19 al 15%. Calo dal 15 al 5% anche per le deduzioni del canone di locazione previste in assenza dell’opzione per il regime della cedolare secca.

Deduzioni sulle polizze vita

In tema di deduzioni, si prevede uno sconto del 19% anche per i premi di assicurazione sulla vita e contro gli infortuni, per un importo complessivo massimo su cui calcolare la detrazione pari a 630 euro. L’agevolazione ha validità sui premi per i contratti stipulati o rinnovati fino al 31 dicembre 2000, per una durata non inferiore ai 5 anni, e anche se versati all’estero o a compagnie estere. Per quelli stipulati o rinnovati a partire dall’1 gennaio 2011 la misura ha valore se riguardano il rischio di morte, di invalidità permanente superiore al 5%, o di non autosufficienza.

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Ammesse le deduzioni tardive

Per le somme soggette a tassazione in anni precedenti e restituite nel 2013 all’ente che le ha erogate, l’ammontare non dedotto nell’anno di restituzione potrà essere portato in deduzione dal reddito complessivo degli anni successivi. L’alternativa è la richiesta di rimborso dell’imposta corrispondente all’importo non dedotto. Si può trattare di somme corrisposte per redditi di lavoro dipendente, autonomo-professionale, occasionale.

Possibilità di non indicare i figli in affido

Nel prospetto dei familiari a carico è possibile salvaguardare la privacy non indicando il codice fiscale dei figli in affido preadottivo, ma solo il loro numero, compilando la nuova casella appositamente creata nel modello 730 2014. In tal modo, pur garantendo la riservatezza delle informazioni, sarà possibile calcolare in modo corretto la detrazione spettante per i figli a carico.

Si allarga la platea per destinare l’8 per mille

L’8 per mille dell’Irpef potrà essere donato anche all’unione buddhista italiana o all’unione induista italiana, e sarà possibile dedurre dal proprio reddito complessivo (fino all’importo di 1.032,91 euro) le erogazioni in denaro a favore di tali enti. La scelta di destinare l’8 per mille va espressa compilando il relativo modello 730-1.

Simona Di Michele

Fonti Il Sole 24 Ore