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Occupati in calo
Scende a 181mila unità su base annua il numero di occupati italiani. Secondo l’istituto di statistica, i lavoratori di aprile sono pari a 22 milioni e 295mila, ovvero lo 0.8% in meno rispetto allo stesso mese del 2013. Un record negativo ulteriormente accentuato dal fatto che, in tema di disoccupazione giovanile, nel nostro paese la percentuale di disoccupati tra i 15 e i 24 anni è salita al 43.3%.
Il lavoro nei primi tre mesi dell’anno
Anche i dati Istat sul primo trimestre 2014 non sono incoraggianti. Il tasso di disoccupazione giovanile, nei primi tre mesi dell’anno, è salito al 46%, contro il 41.9% dello stesso periodo 2013. Nel mezzogiorno, inoltre, cerca lavoro il 60.9% dei giovani, impennando il tasso di disoccupazione al 21.7%, seguito dal 12.3% registrato nel centro Italia, e dal 9.5% del nord.
[visure_b2b]Le categorie a rischio
Secondo le statistiche trimestrali dell’Istat, a diminuire sono soprattutto i lavoratori a tempo pieno (-1.4%, ovvero -255 mila unità rispetto al primo trimestre dell’anno scorso), in due terzi dei casi i dipendenti a tempo indeterminato. Aumenta invece il part time involontario, ovvero la fascia di lavori accettati in mancanza d’impiego a tempo pieno. Sul totale dei lavori a tempo parziale, questa categoria tocca quota 62.8%.
Simona Di Michele
Fonti Il Sole 24 Ore