Visura camerale, ecco come si legge

Cos’è la visura camerale

Quando si parla di [textmarker color=”C24000″]visura camerale[/textmarker] si fa riferimento ad un documento che contiene tutte le informazioni economico-amministrative e legali di un’impresa iscritta al registro delle imprese della camera di commercio. Si tratta, nello specifico, di dati anagrafici, costitutivi e di natura giuridica dell’impresa in questione.

Cosa è la camera di commercio

Per capire meglio cos’è una visura camerale è bene chiarire cosa sono le Camere di Commercio, industria, artigianato e agricoltura (CCIAA) ed il Registro delle Imprese ad esse collegato.
Per camera di commercio si intende quell’ente pubblico autonomo finalizzato a sostenere e promuovere gli interessi generali degli attuali oltre 6 milioni di imprese italiane che vi sono iscritte. Tutte le società nazionali devono registrarsi alla camera di commercio della propria provincia per convalidare i loro dati costitutivi. E’ in questo frangente che entra in gioco il registro delle imprese.

Cos’è il registro delle imprese e chi vi si può iscrivere

Presente in ogni camera di commercio, questo strumento funge da [textmarker color=”C24000″]anagrafe delle imprese[/textmarker], ed è suddiviso in una sezione ordinaria e tre sezioni speciali.
Nell’ordinaria si possono iscrivere i grandi imprenditori individuali commerciali, le società di persone (eccetto la società semplice) e le società di capitali, i consorzi fra imprenditori con attività esterna, gli enti pubblici con attività commerciale quale oggetto esclusivo o principale, e le società estere con sede amministrativa in Italia.
Nelle sezioni speciali del registro delle imprese, invece, vanno ad iscriversi imprenditori agricoli individuali, imprenditori artigiani, piccoli imprenditori commerciali e società semplici (prima sezione); società tra professionisti (seconda sezione); enti o società che esercitano attività di direzione e coordinamento e quelle che vi sono soggette (terza sezione).

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Quando è possibile richiedere una visura camerale

La visura camerale si può richiedere solo per le società o gli individui iscritti in camera di commercio che facciano parte delle categorie agricolturaartigianato ed industria. Sono dunque esclusi tutti i componenti degli albi professionali (ad esempio medici o avvocati), ad eccezione del caso in cui questi individui abbiano costituito uno studio associato con qualifica di società.

I tipi di visura camerale: la visura ordinaria e la visura storica

Se si richiede una visura camerale ordinaria i dati che vengono estrapolati sono tutti quelli legali, economici ed amministrativi dichiarati e registrati in camera di commercio, ovvero (tra gli altri) i dati anagrafici e la natura giuridica, il codice fiscale e/o la partita iva, la data di costituzione e l’attività svolta, le cariche amministrative, le unità locali e gli organi sociali.
Per quanto riguarda la visura camerale storica, le informazioni presenti non sono solo quelle già consultabili con la visura ordinaria, ma anche ciò che è relativo ad eventuali modifiche subite nel corso degli anni, come il cambio di sede legale o la vendita di quote societarie. Nella visura storica, a differenza della ordinaria, vengono riportati tutti i dati della società dalla data della sua prima costituzione.

Validità delle visure camerali

Sia le visure camerali ordinarie che le visure camerali storiche hanno validità pari a 6 mesi dalla data del loro rilascio. (vedi articolo correlato: Visura camerale, cambia il formato ma non la validità del documento).

Come si legge la visura camerale ordinaria

Le prime pagine di una visura camerale ordinaria contengono in sintesi i dati più salienti dell’azienda a cui la visura camerale fa riferimento. Vediamo insieme le sezioni di una visura camerale.

Visura camerale: QR code e dati di soci e attività

Si parte dal QR code, il codice che tramite i dispositivi mobili permette di avere conferma dell’autenticità della visura rilasciata, e di recuperarne l’originale presente nell’archivio al momento dell’estrazione. Accanto al QR code è possibile visualizzare i dati anagrafici dei soci, completi di residenza, e quelli dell’attività dell’impresa. In queste due sezioni è possibile reperire, tra gli altri, l’indirizzo della sede legale ed il numero REA, la mail certificata, il codice fiscale e la partita iva dell’azienda, ma anche la data dell’atto di costituzione e dell’ultimo protocollo registrato. La visura camerale pone poi in evidenza lo stato dell’attività (se attiva o meno), la data dell’inizio attività, ed il codice ATECO, che classifica l’attività economica svolta dall’impresa.

Dove visualizzare certificazioni d’impresa e documenti consultabili nella visura camerale

A seguire, la visura camerale ordinaria riporta i dati numerici che si riferiscono al capitale sociale, al numero dei soci e degli amministratori, a quello degli addetti (ossia la statistica del numero di dipendenti dell’impresa rilevati nel corso dell’anno), ad eventuali trasferimenti di quote e sedi, ed alle partecipazioni in società. Qualora l’impresa possieda delle certificazioni di qualità o l’attestazione SOA (obbligatoria per partecipare a gare d’appalto per eseguire, direttamente o in subappalto, opere pubbliche di lavori), le stesse saranno segnalate nell’apposita sezione relativa alle certificazioni. Tutti gli atti depositati in camera di commercio, come bilanci e statuto, vengono infine elencati tra i documenti consultabili.  

A cosa serve l’indice della visura camerale

La visura camerale è successivamente strutturata sulla base di un indice che facilita il reperimento delle informazioni approfondite sulla sede, lo statuto e l’atto costitutivo, il capitale e gli strumenti finanziari, i soci e i titolari di azioni e quote, gli amministratori e i titolari di altre cariche e qualifiche, i dati sull’attività e le unità locali.

Visura camerale storica, quali informazioni riporta

Oltre alle numerose informazioni già fornite dalla visura camerale ordinaria, la visura camerale storica riassume tutti i dati dell’impresa a partire dalla data della sua prima costituzione. Dunque, insieme alle sezioni e all’indice precedentemente descritti, la visura storica aggiunge la storia delle modifiche avvenute dalla prima costituzione al momento in cui è stata richiesta la visura (e, in ogni caso, in base a ciò che è stato depositato in camera di commercio). In tale sezione, sono riportate tutte le iscrizioni e i depositi degli atti nel registro delle imprese, e i valori statistici di riferimento relativi al numero di addetti che, dalla prima costituzione della società, sono stati assunti come dipendenti.

Come si richiede la visura camerale

La visura camerale può essere richiesta in Camera di Commercio o direttamente online sul nostro sito.
I dati necessari per richiedere la visura camerale sono:

la sede dell’impresa su cui si desidera richiedere la visura camerale (ovvero indirizzo, comune e provincia). Con questa informazione si potrà identificare la camera di commercio provinciale in cui è iscritta l’impresa, e chiedere la visura camerale al relativo ufficio provinciale della CCIAA. Potete trovare tutti i contatti che vi servono tramite l’elenco completo delle camere di commercio italiane

la denominazione, la partita iva e/o il codice fiscale dell’impresa. E’ bene riuscire ad avere tutti e tre questi dati per individuare univocamente l’impresa e facilitare la ricerca.[/item][/list]

 

Vedi Anche:

Visura camerale, cambia il formato ma non la validità del documento

Guida: Come si richiede la visura camerale

Esempi:

Visura Camerale Ordinaria pdf
Visura Camerale Storica pdf