Isee, conti correnti italiani sotto controllo

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Controlli finti poveri giacenza conti correnti Isee[/custom_frame_center]

Ministero del lavoro ed Agenzia delle Entrate operativi per stanare i finti poveri tramite uno scambio di informazioni sulla giacenza media, ossia l’importo mediamente presente durante l’anno su circa 40 milioni di conti correnti intestati ai cittadini.

Perché tenere sotto controllo la giacenza

Il valore preso in considerazione dal lavoro e dalle entrate permetterà di conoscere l’effettiva disponibilità del patrimonio mobiliare di coloro che presentano la dichiarazione sostitutiva unica per il calcolo Isee. Con questo nuovo sistema di attestazione della situazione economica si intendono inasprire i controlli sull’indebito accesso alle prestazioni agevolate (asili nido, mense scolastiche, ticket sanitari, buoni libri). Le informazioni così ottenute confluiranno nell’anagrafe tributaria, in cui sono già presenti i dati relativi al 2011.

Quali notizie verranno estrapolate

Le comunicazioni riguarderanno i dati sul saldo a inizio e fine anno e sull’importo complessivo di accrediti ed addebiti. Le entrate, con tali informazioni, potranno elaborare le liste dei contribuenti a maggior rischio evasione, e monitorarli attraverso un incrocio tra anomalie finanziarie e tributarie.

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I tempi

Scaduto il 31 marzo il termine per l’invio dei dati relativi al 2012, per quelli del 2013 gli intermediari avranno tempo fino al 22 aprile.

I casi precedenti

La guardia di finanza, sui circa 10mila cittadini che hanno avuto accesso a prestazioni agevolate monitorati nel 2013, hanno fatto emergere 3.435 casi di comportamenti illegittimi e frodi ai danni degli enti che erogano le prestazioni agevolate (ovvero stato e comuni). I finti poveri così stanati hanno beneficiato complessivamente di 3.4 milioni di euro di erogazioni.

Simona Di Michele

Fonti Il Sole 24 Ore