Quotazioni immobiliari, come si valuta una casa

Quotazioni immobiliari, cosa sono

Quando si parla di valutazioni o quotazioni immobiliari si fa riferimento alla stima del valore di mercato di un immobile, ovvero si valuta la casa tramite l’individuazione, in una parte di territorio con caratteristiche omogenee e per ciascuna tipologia immobiliare (abitazioni, uffici, negozi, posti auto) in condizioni ordinarie, di un intervallo di valori entro cui classificare il bene.

Valutazioni immobiliari su Roma e Milano

Per farsi un’idea più concreta di cosa si intenda per quotazione immobiliare e su come vengono valutate le case nelle grandi città è utile confrontare le tabelle delle valutazioni immobiliari di Roma con le tabelle delle valutazioni immobiliari di Milano. Ma da quali parametri si parte per valutare gli immobili?

Criteri per la valutazione immobiliare

La stima di un immobile e la definizione del suo valore di mercato prendono in considerazione numerose variabili, tra cui:
– lo stato dell’immobile e delle relative pertinenze (ovvero ciò che è classificato nelle categorie catastali C2 magazzini, C6 autorimesse, C7 tettoie, ed è complementare e funzionale all’unità immobiliare principale)
– la superficie commerciale totale
– l’ubicazione dell’immobile
– il classamento (ovvero classe e categoria catastale dell’immobile)
– l’accessibilità, la luminosità, la presenza o meno di ascensore e riscaldamento autonomo, e quella di parchi, aree commerciali e servizi nelle vicinanze
– la classe e la prestazione energetica (attestate dall’Ape, sono gli indicatori delle caratteristiche energetiche dell’immobile, determinate dai consumi, dalla produzione di acqua calda, dal riscaldamento, dall’impianto energetico del bene)

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Valore catastale dell’immobile

Il valore catastale di un’abitazione, di fatto, è rappresentato dalla base imponibile su cui si calcola l’importo delle imposte da pagare sull’immobile. Per calcolare tale valore è necessario conoscere la rendita catastale richiedendo una visura catastale sui dati catastali disponibili. La rendita va poi rivalutata del 5% e moltiplicata per il coefficiente relativo alla categoria catastale in cui risulta registrato l’immobile.

Imposte sull’immobile

Tra le tasse immobiliari che vanno pagate sulla base della rendita catastale e della superficie, le più importanti sono l’Imu (imposta municipale unica), la Tasi (tassa sui servizi indivisibili) e la Tari (tassa sui rifiuti). Quest’ultima, destinata a finanziare le spese di raccolta e smaltimento dei rifiuti, va versata da chiunque detenga od occupi un locale, ed è considerata in virtù della superficie dichiarata.
L’Imu, da cui sono esenti le prime case a meno che non siano di lusso, va pagata solo da chi è proprietario di un immobile. La Tasi, invece, deve essere versata sia dal titolare che dall’inquilino dell’abitazione, quest’ultimo entro un range che oscilla tra il 10 ed il 30%, a discrezione del comune. Per conoscere le aliquote deliberate dai singoli enti locali è utile consultare il sito del ministero delle finanze.

Documenti e verifiche sull’immobile prima dell’acquisto

Prima di comprare un immobile è fondamentale farne una valutazione accurata verificandone la conformità edilizia ed urbanistica, e l’assenza di gravami. In quest’ultimo caso, va verificata la corretta iscrizione ipotecaria del bene, richiedendo alla relativa conservatoria dei registri immobiliari una visura ipoteche (anche detta visura ipocatastale) per avere conferma dell’effettiva proprietà dell’immobile e valutare che non ci siano formalità quali ipoteche o pignoramenti a carico del bene da acquistare.
Il proprietario dell’immobile è poi obbligato a fornirne la planimetria catastale per confrontarla con lo stato in cui il bene si trova al momento del sopralluogo e garantire la conformità dei dati catastali. Tale verifica serve per appurare che siano conformi soprattutto la destinazione d’uso (connessa  alla categoria catastale) e la consistenza (ovvero i vani o la superficie) dell’immobile, che vanno inseriti nell’atto di vendita. Altro documento catastale importante per valutare l’immobile è la visura catastale storica, dalla quale si evincono le eventuali modifiche che la superficie ha subito nel passato ed il corretto accatastamento dell’immobile.

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Fonti Agenzia delle Entrate, Borsino Immobiliare, Mercato Immobiliare

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