Riforma del catasto, quale sarà il metodo di calcolo della nuova rendita catastale

Calcolo rendita catastale, il metodo

Secondo quanto abbozzato nel decreto legge preparato dall’agenzia delle entrate in virtù della prossima riforma del catasto, il metodo di calcolo delle nuove rendite catastali interesserà soprattutto le unità a destinazione ordinaria, cioè pertinenze, case, negozi ed uffici.
Spetterà a funzioni statistiche ed algoritmi ancora da elaborare il compito di decidere quale valore patrimoniale attribuire agli immobili. La rendita sarà determinata sulla base dei valori di mercato relativi ad immobili campione con pari superficie, e delle caratteristiche delle unità stesse (tipologia edilizia, stato di conservazione, affaccio e piano, zona dove l’immobile è collocato, ascensore, e così via). La presenza o meno di queste caratteristiche, e la loro valutazione, determineranno l’oscillazione del valore della rendita catastale.

Funzioni statistiche

Le funzioni usate per il calcolo delle rendite catastali degli immobili a destinazione ordinaria rappresenteranno una stima statistica e matematica dei due suddetti filoni che i tecnici dell’agenzia delle entrate prenderanno in esame (valori di mercato e caratteristiche comuni agli immobili ordinari).
Tali stime, di fatto, serviranno ad attribuire uno specifico valore alle diverse caratteristiche, in modo che in ogni zona territoriale omogenea si possano identificare immobili con un valore minimo e massimo di rendita catastale, e numerosi valori intermedi dovuti alle diverse combinazioni possibili delle varie caratteristiche.

Esempio di calcolo della rendita catastale

Il valore della rendita catastale di un alloggio in zona centrale o semicentrale con cinque vani (ovvero circa 90 metri quadri) in una grande città come Milano, ad esempio, attualmente oscilla dai 52mila euro a poco più di 403mila.
Le nuove rendite catastali potrebbero indicativamente alzare il range dello stesso alloggio dai 108 ai 414mila euro.

Rincari rendita catastale ed aliquote

E’ infatti facile che, con la riforma del catasto e la definizione delle nuove rendite, la base imponibile aumenti per molti contribuenti. Da qui al verificarsi di un parallelo rincaro delle imposte immobiliari, però, bisogna aspettare la determinazione dell’unica aliquota base nazionale fissa, e delle oscillazioni possibili (in rialzo o in diminuzione) che ogni singolo comune potrà decidere.

Fonti Il Sole 24 Ore