Usura bancaria, come procedere per individuare gli illeciti e recuperare il credito

Anatocismo ed usura bancaria, come recuperare il credito

Poiché sempre più spesso si sente parlare di anatocismo ed usura bancaria, capire come muoversi per recuperare il credito illegittimamente sottratto al contribuente è di fondamentale importanza tanto per le piccole e medie imprese, i commercianti e gli imprenditori, quanto per le aziende di grandi dimensioni.
Per valutare l’entità delle somme recuperabili a causa di calcoli anatocistici ed illeciti bancari (passati e presenti) bisognerà preliminarmente far analizzare conti correnti, mutui, leasing, swap e derivati da un perito specializzato.

Calcolo anatocismo, la fase di analisi dei conti correnti

Anatocismo e usura bancaria recupero credito

Con l’analisi preliminare, il contribuente riceve una stima delle somme minime recuperabili sul totale del riepilogo di interessi, commissioni e spese sostenute. Insieme a questa stima, si otterrà anche un preventivo dei costi per procedere con la cosiddetta perizia econometrica, presentabile in giudizio.
Per procedere con l’analisi preliminare dei conti correnti e degli altri rapporti bancari, il contribuente dovrà presentare una documentazione dettagliata.

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Documenti per il calcolo dell’anatocismo bancario sui conti correnti

Se l’analisi preliminare riguarda i conti correnti, sarà necessario sottoporre a verifica gli estratti conto trimestrali, il contratto sottoscritto con la banca ed i documenti di sintesi. Il contribuente, poi, dovrà comunicare la data di apertura e l’eventuale data di chiusura del conto, l’importo affidato e la sua posizione con l’istituto (se ci sono procedure giudiziali in corso, o se si è ricevuta la lettera di riduzione fido, e così via). Per le società chiuse, si può procedere con l’analisi entro un anno dalla chiusura, mentre per quelle estinte solo se sono chiuse da meno di dieci anni.

Usura su mutui, leasing, derivati, quale documentazione serve

Per analizzare il credito dovuto per usura bancaria in caso di rapporti di mutui, leasing, swap e derivati, il soggetto interessato è tenuto a presentare copia dell’atto, o del contratto, o dell’erogazione finale, il piano di ammortamento ed i documenti di sintesi, le quietanze di pagamento o il resoconto di quanto pagato con specificati quota capitale, interessi e spese, i canoni pagati o le cedole incassate.
Per procedere con la verifica è importante che l’ultima rata del mutuo sia stata pagata entro gli ultimi dieci anni. Se l’estinzione è avvenuta prima, ne va comunicata la data.

Altra documentazione necessaria

Tutti i documenti presentati, se si tratta di un’azienda, vanno integrati con un documento d’identità valido ed il codice fiscale dell’amministratore o del titolare, insieme ad una visura camerale aggiornata e ad una scheda informativa dell’azienda.

Usura bancaria, la perizia econometrica

Dopo la fase di analisi preliminare, si può dare il via alla perizia econometrica, più approfondita ed in grado di generare una documentazione presentabile in giudizio, quando il cliente sceglierà il legale a cui affidare la pratica per presentare la diffida per il calcolo illecito degli interessi bancari.

Fase extragiudiziale per usura bancaria

Anatocismo bancario fase di mediazione

Nel momento in cui nella pratica di recupero del credito per usura bancaria subentra il legale del soggetto coinvolto, si avvia una prima fase extragiudiziale tramite la quale l’avvocato scelto dal cliente diffida l’istituto o per interrompere i rapporti bancari, o per ottenere eventuale documentazione mancante, o per avviare la trattativa per l’eventuale chiusura del rapporto.
Alla risposta della banca, che dovrebbe arrivare dopo circa novanta giorni dalla diffida, farà seguito l’incontro tra il perito, il legale del cliente, quest’ultimo ed i rappresentanti della banca. Con l’integrazione dell’ultima documentazione acquisita, si completa il ricalcolo e la rettifica dell’analisi preliminare, per concludere la perizia su tutti gli anni sottoposti a verifica. E’ in questo momento che si entra nella fase giudiziaria.

Anatocismo bancario, la fase giudiziaria

Per recuperare il credito dovuto per usura bancaria, la fase giudiziaria prevede obbligatoriamente una mediazione di tre mesi, che coinvolge il perito, il legale del cliente, quest’ultimo e la banca (la quale, a sua volta, sarà rappresentata da un perito ed un avvocato propri).
La procedura giudiziale, che mediamente dura tra i due ed i tre anni, implicherà la nomina da parte del giudice di un CTU (un consulente tecnico d’ufficio), ed il confronto tra quest’ultimo, i relativi consulenti di parte, e tutti gli altri soggetti coinvolti.

Conclusione della procedura di recupero credito per anatocismo

Al termine della procedura giudiziale, e della risoluzione della disputa, il cliente dovrà pagare al perito una percentuale sulle somme riconosciute come recuperate o rettificate. Inoltre, dovrà versare la somma per la parcella legale. E’ possibile che in fase giudiziale il giudice condanni la banca anche alla restituzione dei costi anticipati tecnici e legali.

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