Più 80 euro per i dipendenti e meno 10% d’Irap per le aziende
Il decreto Irpef è passato con successo in senato prima e alla camera poi. A ridosso della scadenza del documento, fissata al [textmarker color=”C24000″]23 giugno[/textmarker], la conferma ha avallato tanto il [textmarker color=”C24000″]bonus da 80 euro[/textmarker], che nel 2014 interesserà i lavoratori dipendenti con reddito annuo tra gli 8mila e i 24mila euro, quanto il taglio Irap del 10% per le imprese, finanziato dalla tassazione sulle rendite finanziarie che salirà dal 20% al 26%.
Le caratteristiche dei vantaggi Irpef ed Irap
Nessun correttivo, dunque, ha interessato i due baluardi del dl renziano. Sull’estensione del bonus Irpef anche per famiglie monoreddito con più figli, pensionati ed incapienti si tornerà a parlare a partire dalla prossima legge di stabilità. Mentre l’Irap diminuita potrà essere pagata in tre rate (16 giugno, 16 settembre e 16 dicembre) anziché in unica soluzione già dal 2014.
[visure_b2b]Le altre conferme del decreto Renzi
La fiducia parlamentare ha raggiunto anche altre disposizioni presenti nel documento. In primis, la proroga ad ottobre del versamento Tasi per i comuni ritardatari, e la rateizzazione delle cartelle Equitalia per i contribuenti decaduti con il vecchio regime. Confermati, infine, anche i pagamenti dei debiti della pubblica amministrazione alle imprese, con l’obiettivo di raggiungere un minimo di 5 miliardi ed un massimo di 8, e la politica dei tagli che sottrarrà 150 milioni alla Rai, 400 milioni alla difesa, e 2.1 miliardi agli acquisti della pubblica amministrazione.
Fonti Il Sole 24 Ore
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