Dirigenti dell’agenzia delle entrate illegittimi: il caso
A sancire l’illegittimità della nomina di quasi 800 funzionari dirigenti dell’agenzia delle entrate è stata la [textmarker color=”C24000″]corte costituzionale[/textmarker]. La sua sentenza ha infatti confermato l’invalidità di una qualifica ottenuta senza aver sostenuto alcun concorso pubblico.
Agenzia delle entrate, chi sono i dirigenti illegittimi
Prima che dal consiglio di stato gli atti passassero alla corte costituzionale per la sentenza, il personale delle entrate è intervenuto ‘ad adiuvandum’ nel giudizio, ovvero si è costituto in causa per rigettare il ricorso alla corte costituzionale. In tal modo, chi consulta il documento pubblicato dalla gazzetta ufficiale (e riportato in forma integrale dal sito La legge per tutti), può avere nero su bianco nomi e cognomi dei coinvolti nella causa.
[b_sic_equitalia]Illegittimità cartelle esattoriali firmate da falsi dirigenti
Il nodo da sciogliere, pur avendo in pugno i nomi dei falsi dirigenti delle entrate, rimane quello di capire se le notifiche di accertamenti fiscali e cartelle esattoriali da loro firmate in passato siano valide, e vadano dunque pagate. I pareri, a tal proposito, sono discordanti. Per il [textmarker color=”C24000″]costituzionalista Ezio Cheli[/textmarker], ad esempio, il provvedimento non è retroattivo, e quindi le cartelle esattoriali passate rimangono legittime. Non emerge nessuna illegittimità delle passate cartelle neanche per il [textmarker color=”C24000″]direttore centrale affari legali e contenzioso dell’agenzia delle entrate Vincenzo Busa[/textmarker], il quale, intervistato dal Sole 24 Ore, ha spiegato che “la pronuncia di illegittimità della corte non produce effetti sugli atti firmati dal personale incaricato di funzioni dirigenziali”.
Cartelle esattoriali illegittime, come fare ricorso
Di opposta fazione, invece, è il Codacons. L’associazione dei contribuenti ritiene “più che evidente la nullità totale degli atti derivante dalla decisione della corte costituzionale”, e ribadisce che “tutte le cartelle esattoriali emesse dall’agenzia delle entrate e riconducibili ai dirigenti incaricati senza concorso, non hanno valore”.
Se così fosse, sarebbe sufficiente identificare – tramite il documento d’ordinanza sopra citato – il nominativo del dirigente dell’agenzia delle entrate locale che ha firmato il proprio accertamento fiscale in passato, ed utilizzare una formula utile per far ricorso.
Un fac simile della domanda (valida esclusivamente per cartelle esattoriali derivanti dall’agenzia delle entrate) l’ha già pubblicata Newspedia. Per sfatare il dubbio sulla legittimità o meno degli atti esattoriali firmati in passato dai falsi dirigenti delle entrate, invece, bisognerà ancora attendere.
Fonti Blitz Quotidano, Business Online, La legge per tutti, Newspedia
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