Fisco, arriva la superanagrafe dei conti

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Scadrà questo venerdì il termine concesso dal fisco a banche ed intermediari finanziari per l’invio dei dati 2011 legati ai saldi di inizio e fine anno, e al totale dei movimenti in entrata e in uscita dai conti correnti degli italiani. Una raccolta sostanziosa, volta ad agevolare la lotta all’evasione fiscale.

I criteri per la creazione delle liste selettive

Sarà tramite specifiche formule matematiche che l’Agenzia delle Entrate stilerà, a partire dalla superanagrafe dei conti, le liste selettive di contribuenti da mettere sotto controllo. Tali algoritmi, ancora in fase di elaborazione, dovrebbero consentire di evidenziare eventuali anomalie finanziarie tra saldi e totale dei movimenti, sul numero di rapporti intestati, sulla loro localizzazione.

E tuttavia, poiché una fase talmente delicata rischia di compromettere tutta l’operazione qualora dovessero riscontrarsi problemi, ad un’analisi del rischio così concepita è importante che si affianchi anche un confronto incrociato con le informazioni patrimoniali e fiscali, relative ad esempio alla dichiarazione dei redditi, già presenti in anagrafe tributaria. In tal modo un sospetto di evasione suscitato da anomalie nei movimenti finanziari, può essere avvalorato da dati attendibili come i redditi dichiarati o altri indicatori di capacità contributiva (auto, immobili, spese di lusso).

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I parametri da tenere a mente

La commissione parlamentare di vigilanza sull’anagrafe, qualche anno fa, aveva già evidenziato l’importanza di implementare tre elementi fondamentali per una corretta lotta all’evasione fiscale, ovvero standard omogenei di raccolta e classificazione delle informazioni che arrivano spesso da soggetti privati, esigenza di personale formato nell’immissione dei dati, ed effettivo utilizzo di tali informazioni. Parametri, questi, che per la superanagrafe vanno tenuti ben a mente, soprattutto se si considera che, mentre la fase di selezione verrà gestita a livello centrale, gli elenchi sono invece destinati a passare nelle mani degli uffici territoriali nel momento dell’effettiva prova dei fatti per confermare i sospetti e bloccare gli evasori.

Simona Di Michele

Fonti Il Sole 24 Ore