Il debito in numeri
Unirec, l’unione nazionale delle imprese a tutela del credito, ha presentato a Roma lo scorso 16 maggio il rapporto annuale sul suo operato. Ed il quadro che è emerso non è tra i più rosei.
Sono stati 48.6 i miliardi che, l’anno scorso, non sono stati pagati dagli italiani. Una quota, triplicatasi rispetto al 2007, che rappresenta il 13% in più rispetto al 2012. E tra i 39 milioni di pratiche aperte (pari a 154mila per ogni giorno lavorativo), recuperare le somme dovute è diventata un’operazione sempre più difficile.
I debiti di famiglie e imprese
[custom_frame_left shadow=”on”][/custom_frame_left]Risulta infatti sempre più ostico per famiglie ed imprese saldare i propri insoluti. Le prime, coinvolte in quasi nove pratiche su dieci, devono più dell’80% degli importi, per un debito medio pari a 1.196 euro. Le seconde gravano sui procedimenti aperti per il 14%, e sugli importi per il 18%, con un debito medio di 1.568 euro.
[clear]
A cosa si riferiscono i debiti
Il 60% delle pratiche, per un valore di 29.1 miliardi, è relativo a debiti per l’acquisto di beni di largo consumo, mutui, scoperti di conti bancari, carte di credito e canoni di leasing. Non mancano gli insoluti sulle utenze quali luce, acqua, gas e telefono, che in un solo anno hanno raggiunto il 37% del numero totale.
[b_sic_equitalia]Il recupero delle somme dovute
Sempre più difficile è poi l’operazione di recupero delle somme dovute. Nel 2013 si sono trovati solo 9.5 miliardi (19.6% del totale) con minori incassi rispetto al 2012 per circa un miliardo.
Da questo punto di vista, la regione che ha ottenuto esito positivo delle pratiche pari solo al 37% è stata la Calabria, seguita dalla Campania con il 38%. Nel Friuli si sono invece potute recuperare circa metà delle pratiche aperte, in una classifica che annovera tra le più virtuose anche Trentino, Lazio, Marche, Molise e Sardegna. Per i debiti scaduti e poi saldati il primo posto va alla Valle d’Aosta, con un tasso di successo del 40%, seguita dal Lazio con il 26%. L’ultima in classifica è la Campania, con appena il 16%.
Il futuro
[custom_frame_left shadow=”on”][/custom_frame_left]Secondo l’Unirec, neanche quest’anno possiamo aspettarci un miglioramento. Anzi, in base alle elaborazioni dell’unione, per il 2014 i debiti dovrebbero superare quota 50 miliardi, con pratiche da gestire che dovrebbero aumentare del 7-8% ed un tasso di recupero in ulteriore calo dell’1%.
[clear]
L’iniziativa
La presentazione del rapporto Unirec a Roma è stata l’occasione per divulgare anche la notizia della creazione del Forum Unirec Consumatori, che unisce Adiconsum, Cittadinanzattiva, Federconsumatori, Movimento Consumatori e Movimento Difesa del Cittadino per rafforzare il ruolo delle associazioni come intermediari e selezionatori tra debitori più o meno onesti.
Il Forum, che intende agevolare la comunicazione tra le associazioni, permettendo l’individuazione di soluzioni efficaci, rapide, e a tutela dell’utente finale, sarà anche promotore di iniziative che permetteranno di monitorare il rapporto tra consumatori e servizi di gestione e recupero crediti. L’intermediazione passerà anche attraverso l’informazione per gli utenti sul recupero crediti e l’indebitamento, e l’attivazione di strumenti per la conciliazione tra consumatori ed aziende di gestione e recupero crediti in caso di contenzioso.
Simona Di Michele
Fonti Il Sole 24 Ore, Help Consumatori, Unirec