Verifica fiscale dell’agenzia delle entrate, contro l’evasione torna l’anagrafe dei conti

Come l’agenzia delle entrate verifica le anomalie fiscali

La lotta all’evasione fiscale torna ad avvalersi dell’anagrafe dei conti, secondo quanto definito dalla [textmarker color=”C24000″]legge di stabilità 2015[/textmarker].
E’ con il recupero dei dati fiscali degli anni 2013 e 2014 che l’agenzia delle entrate prosegue il lavoro già avviato dall’anno d’imposta 2011, con uno strumento – l’anagrafe dei conti, appunto – che consentirà al fisco di [textmarker color=”C24000″]verificare le anomalie fiscali[/textmarker] tramite informazioni che gli istituti di credito e ogni intermediario finanziario saranno obbligati ad inviargli.

Anagrafe dei conti, quando vanno inviati i dati all’agenzia delle entrate

Nel mirino dell’agenzia delle entrate, i dati relativi a [textmarker color=”C24000″]movimenti e consistenze dei conti correnti[/textmarker] relativi al 2013 (che gli intermediari dovranno girare al fisco entro il 2 marzo prossimo) ed al 2014 (entro il 29 maggio). Dal 2016, poi, i dati annuali e mensili saranno inseriti nel sistema d’interscambio dati, con l’obbligo di comunicarli ogni anno entro il 15 febbraio.

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Quali dati fiscali può recuperare l’agenzia delle entrate

Ogni intermediario finanziario è tenuto a comunicare mensilmente l’esistenza e la natura dei rapporti intrattenuti col contribuente. In particolare, saranno a disposizione dell’agenzia delle entrate i dati anagrafici dei titolari, il saldo d’inizio e fine rapporto, i totali annui delle movimentazioni secondo il dare e avere di ogni tipo di rapporto, il numero di accessi annuali presso le cassette di sicurezza, ed il totale delle spese fatte tramite carta di credito.

Come l’agenzia delle entrate userà i dati fiscali ottenuti

Le informazioni recuperate dal 2011 al 2014 tramite l’anagrafe dei conti, a differenza dell’obiettivo originario, serviranno all’agenzia delle entrate per analizzare il rischio di evasione, ovvero per individuare anomalie fiscali che possano celare potenziali evasori. Fino al 2014, invece, ciò che arrivava al fisco tramite gli intermediari serviva per stilare delle liste selettive di contribuenti con palesi anomalie fiscali.
Ora l’agenzia delle entrate elaborerà [textmarker color=”C24000″]in modo massivo[/textmarker] le informazioni ottenute tramite l’anagrafe dei conti, evidenziando e tenendo sotto controllo tutti quei comportamenti in grado di vanificare la lotta all’evasione fiscale.

Fonti Il Sole 24 Ore

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