Equitalia, confermata la dilazione di 10 anni per pagare i debiti

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Assolvere i propri debiti in 10 anni ora si può. La maxi dilazione concessa dall’esecutivo può essere sfruttata da chi ne farà richiesta e in base a specifici requisiti d’accesso. E’ anche possibile prorogarla, ma una sola volta e per un massimo di altre 120 rate.

Rateazione ordinaria e straordinaria seguono norme autonome. Se dunque il debitore non possiede i requisiti utili per la dilazione di 10 anni, potrà comunque avvantaggiarsi di quella ordinaria, che può giungere fino a 72 rate.

Come si accede alla maxi dilazione

Persone fisiche ma anche enti, società, imprese. Sono questi i soggetti che possono usufruire della rateizzazione di massimo 10 anni per soddisfare gli insoluti con Equitalia. Per farlo, devono però sussistere due condizioni: l’impossibilità di saldare il debito nei tempi ordinari, e la capacità di versare il dovuto derivante dalla rata della dilazione.

Persone fisiche e ditte individuali in contabilità semplificata

Per le persone fisiche e le ditte individuali a regime fiscale semplificato (ovvero imprese in contabilità semplificata), l’accesso alla dilazione è consentito laddove la rata mensile superi il 20% del reddito mensile. A controllare che tali parametri siano presenti non sarà l’agente di riscossione. Le persone fisiche che presenteranno istanza dovranno infatti fornire la prova dei propri requisiti di accesso allegando l’Isee, da cui si evincerà l’indicatore della situazione reddituale (l’Isr). Il valore relativo andrà diviso per 12, ovvero per i mesi dell’anno.

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Imprese

Per le imprese individuali in contabilità ordinaria, e per tutti i soggetti diversi dalle persone fisiche, i punti di riferimento per l’accesso saranno invece il valore della produzione e l’indice di liquidità. Questi soggetti dovranno inoltre allegare all’istanza la documentazione contabile aggiornata.
Il primo punto è dato dalla somma di ricavi, incremento dei lavori su ordinazione, e altri proventi dell’attività tipica, del conto economico civilistico. Il valore così ottenuto, diviso per i 12 mesi dell’anno, va confrontato con la rata mensile. Se quest’ultima supera il 10% del valore della produzione, l’accesso è consentito.
L’indice di liquidità, che da solo rappresenta un criterio di accesso alla dilazione, si ottiene frazionando la somma della liquidità differita e di quella corrente alle passività correnti. Se come risultato si ottiene un valore compreso tra 0.50 e 1, è possibile usufruire della dilazione straordinaria.

Simona Di Michele

Fonti Il Sole 24 Ore