Pra e motorizzazione civile, guida utile alle pratiche auto più diffuse

Pra e motorizzazione civile, le ‘differenze’

[textmarker color=”C24000″]Pra[/textmarker] e [textmarker color=”C24000″]motorizzazione civile[/textmarker], in teoria due rami distinti per l’espletazione delle pratiche auto, in pratica due doppioni burocraticamente ed economicamente ‘pesanti’ per i contribuenti, sono gli uffici predisposti a gestire i numerosi aspetti amministrativi dei veicoli. In generale, ma non senza incursioni di un ufficio sull’altro, al Pra compete la gestione dei dati di possesso dei veicoli, mentre alla motorizzazione quella dei dati tecnici

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Cos’è lo sportello telematico dell’automobilista

Ad unificare il tutto, agevolando chi deve richiedere pratiche automobilistiche senza passare in tempi diversi al Pra e alla motorizzazione, ci pensa lo Sta. Questo sportello telematico consente infatti di fare pratiche sia al [textmarker color=”C24000″]pubblico registro automobilistico[/textmarker] (gestito dall’Aci) che all’Umc, l’ufficio della [textmarker color=”C24000″]motorizzazione civile[/textmarker] che fa riferimento al ministero delle infrastrutture e dei trasporti.

Dove sono gli Sta e a cosa servono

Gli sportelli dell’automobilista, da cui tra le altre pratiche si possono richiedere immatricolazioni ed iscrizioni al Pra, rinnovi di iscrizione e passaggi di proprietà di auto, moto e rimorchi nuovi o usati, sono presenti in qualsiasi provincia presso le sedi delle unità territoriali dell’Aci – Pra e quelle della motorizzazione civile.

Documenti principali del veicolo

Tra tutti i documenti inerenti ai veicoli, i due fondamentali sono il certificato di proprietà (cdp) e la carta di circolazione, richiedibili proprio a partire dallo Sta.
Il cpd, sostituto del foglio complementare, attesta lo stato giuridico attuale del veicolo, e viene rilasciato dalle unità territoriali dell’Aci – Pra. Non è necessario per la circolazione del veicolo, ma serve per presentare ogni richiesta al Pra.
La carta o libretto di circolazione, invece, è fondamentale per consentire al veicolo di muoversi liberamente e, riportando i dati tecnici del mezzo, viene rilasciato dalla motorizzazione civile.

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Immatricolazione e iscrizione di un veicolo nuovo

Se si compra una macchina nuova di concessionario, di norma quest’ultimo delega ad un’agenzia di pratiche auto il compito di immatricolare il veicolo alla motorizzazione civile (e dunque di ottenere targa e carta di circolazione), e di iscriverlo al Pra (per il rilascio del certificato di proprietà).
Se ci si avvale dello sportello telematico, il nuovo proprietario deve presentare al concessionario, oltre al proprio codice fiscale e alla fotocopia di un documento di identità, i modelli NP2C e NP2D, rispettivamente per l’iscrizione al Pra con istanza dell’acquirente, o nel caso in cui venga redatto l’atto di vendita.

Acquisto veicolo nuovo, i costi delle pratiche automobilistiche

[paragraph_left][block]Costi pratiche automobilistiche Pra Aci motorizzazione[/block][block]Nelle spese per le pratiche relative all’acquisto di un nuovo mezzo vanno incluse:
– l’imposta provinciale di trascrizione (Ipt), che varia in base al tipo di veicolo e alla provincia di residenza
– i compensi spettanti all’Aci (27 euro)
– l’imposta di bollo per l’iscrizione al Pra (32 euro)
– i diritti Dtt per il trasporto (9 euro), l’imposta di bollo per il rilascio della carta di circolazione (32 euro), ed il costo delle targhe (quest’ultimo variabile in base al tipo di targa e al veicolo). A queste tre voci vanno poi aggiunti i versamenti postali
– il servizio di intermediazione nel caso ci si rivolga allo Sta o ad uno studio di consulenza automobilistica[/block][/paragraph_left]

Passaggio di proprietà per l’acquisto di veicolo usato

Se la macchina che si decide di comprare è usata, bisogna [textmarker color=”C24000″]autenticare la firma del venditore sull’atto di vendita[/textmarker] e, entro sessanta giorni dall’autentica, registrare il passaggio di proprietà al Pra per ottenere il certificato di proprietà aggiornato. Entro lo stesso termine, inoltre, va richiesto l’aggiornamento della carta di circolazione all’ufficio provinciale della motorizzazione.
Se non si adempie alla duplice procedura di aggiornamento, il rischio non è solo quello di incappare in multe salate, ma anche di vedersi ritirare la stessa carta di circolazione.

Variazioni tecniche

Quando si effettuano cambiamenti dell’alimentazione o della trasformazione d’uso di un veicolo, la variazione va segnalata alla motorizzazione civile per consentire l’aggiornamento della carta di circolazione. Sarà poi lo stesso ufficio della motorizzazione a comunicare la variazione tecnica al Pra, il quale aggiornerà automaticamente il proprio archivio mantenendo sempre valido il certificato di proprietà rilasciato prima della modifica.

Fonti: Aci.it, UMC

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