Spesa pubblica, aumento del 7.6% dal 2010 al 2013

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Quanto costa la spesa pubblica

Cifre importanti, quelle che caratterizzano la spesa pubblica pre Cottarelli. Attuale banco di prova per i tagli utili a finanziare le detrazioni Irpef, il piatto degli acquisti di beni e servizi che servono a far funzionare la macchina pubblica ha segnato un aumento complessivo del 7.6% dal 2010 al 2013. A dirlo è il Siope, il sistema del Ministero dell’Economia che monitora i flussi di cassa di tutte le pubbliche amministrazioni.

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Gli effetti delle precedenti spending review

Buone le operazioni che nel 2013 hanno permesso il pagamento degli arretrati. Ma c’è da fare una distinzione. Lo sblocca debiti dello scorso anno si è concentrato, per gli enti locali, più sulla spesa in conto capitale che su quella sui consumi intermedi, maggiormente rilevante se si pensa che nel caso dei comuni questa tipologia di spesa è cresciuta di 4.2 miliardi.
I tagli prodotti dalle manovre di finanza pubblica, dunque, non hanno portato veri e propri alleggerimenti della spesa di funzionamento delle pubbliche amministrazioni. Sulla voce di spesa relativa alla benzina delle auto in uso per vari servizi, ad esempio, i dislivelli tra regioni la dicono lunga: in Valle d’Aosta si spendono 3.410 euro l’anno ogni 100 abitanti, cioè 14 volte in più rispetto al Lazio. E lo stesso discorso è evidente anche sulle spese di personale, talmente gonfiate da tradursi nella sfida, rimandata dal 2011 e ribadita anche da Cottarelli, di ridurre a poche decine i quasi 32mila centri di spesa.

Simona Di Michele

Fonti Il Sole 24 Ore