Processi a Equitalia, arriva la rottamazione dei debiti

[custom_frame_center shadow=”on”]Equitalia[/custom_frame_center]

Causa all’Equitalia

Non sono poche le cause intentate contro l’ente di riscossione Equitalia. Si tratta, in prevalenza, di accuse relative al reato di usura. Imprenditori e semplici cittadini si sono infatti visti recapitare cartelle esattoriali con un tasso effettivo superiore al tasso soglia. Una lievitazione del debito che ha fatto sperare gip e giudici di pace in direttive legislative più incisive sulla sospensione delle cartelle stesse, per andare incontro alle sempre più pressanti e numerose esigenze dei cittadini italiani che soffrono la situazione debitoria in atto.
Indagini sull’ente sono in corso in moltissime procure italiane, da Cuneo a Pescara, da Venezia a Busto Arsizio a Trani. Gli effetti iniziano a farsi sentire. Arrivano infatti i primi rinvii a giudizio, come quello dell’ex direttore dell’Equitalia di Caserta, Salvatore Cammisa, denunciato per usura da un imprenditore. Maggior veemenza nelle cause civili, dove alcuni giudici di pace hanno addirittura annullato, in tutto o in  parte, alcune cartelle esattoriali. E’ il caso di un pensionato di Sarzana, comune in provincia di La Spezia, che si è visto lievitare il debito di cinque multe da 89 euro comminate nel 2009 per ingresso in zona a traffico limitato. Le sanzioni, recapitate all’anziano nel 2012, avevano subito un incremento ingiustificato che, tra aggi e interessi, le faceva ammontare a 2.820 euro. Il giudice di pace di Sarzana, oltre a condannare Equitalia al pagamento delle spese processuali, ha imposto all’ente di ridurre il debito a poco più di mille euro, ovvero un terzo di quanto preteso inizialmente. Un caso a lieto fine per il cittadino coinvolto, ma che lascia l’amaro in bocca se si pensa che Equitalia arriva a far pagare anche tre volte quanto stabilito dalla legge.

[b_sic_equitalia]

Rottamazione dei debiti Equitalia

Una misura governativa teoricamente a favore dei contribuenti debitori è rappresentata dall’emendamento depositato in commissione bilancio alla Camera con cui è prevista, per le cartelle esattoriali ricevute entro il 31 ottobre 2013, la rottamazione dei debiti senza dover pagare gli interessi di mora e di ritardata iscrizione a ruolo, a patto che le si paghi in unica soluzione entro il 28 febbraio 2014. L’incognita rimane l’effettivo vantaggio per il debitore, che dovrà comunque pagare le componenti accessorie al debito principale, ovvero le sanzioni e l’aggio. Per vedersi rottamare le cartelle esattoriali Equitalia, inoltre, spetterà al contribuente la verifica allo sportello delle somme iscritte a ruolo o dovute per accertamenti, per capire l’ammontare degli importi sanabili. Passo successivo sarà quello di calcolare gli importi da versare tenendo conto di quelli dovuti per gli interessi per ritardata iscrizione a ruolo e per interessi di mora. Qualora non si procedesse col versamento entro il 28 febbraio 2014, si potrà ricorrere al contenzioso o alla rateazione del debito. Da parte sua, l’agente della riscossione è tenuto a trasmettere a ciascun ente interessato, entro il 30 giugno 2014, l’elenco dei debitori che hanno effettuato il versamento nel termine previsto e dei codici tributo per i quali è intervenuto il pagamento. Entro la stessa data, l’addetto dovrà informare dell’avvenuta estinzione del debito i debitori che hanno eseguito il pagamento entro il termine stabilito.

Simona Di Michele

Fonti: Panorama, Forexinfo