Sanatoria Equitalia, la guida completa

Sanatoria cartelle Equitalia, cosa prevede l’ultima legge di stabilità

[paragraph_left][block]Condono Equitalia rottamazione cartelle esattoriali 2015[/block][block]Con la legge di stabilità approvata a fine 2014, il primo passo verso il condono Equitalia è stato fatto da gennaio del 2015 a favore della cancellazione delle cartelle esattoriali iscritte a ruolo fino al 1999 e che, singolarmente, non superavano i 300 euro di importo. Da luglio, e con la pubblicazione del relativo decreto attuativo in gazzetta ufficiale, il mini condono si è poi allargato alle cartelle ante 1999 inferiori ai 2mila euro di importo. L’annullamento dei debiti Equitalia rispondenti a questi requisiti è escluso solo per le cartelle oggetto di concordato o ristrutturazione dei debiti, o riconducibili a risorse Ue (Iva all’importazione oppure diritti agricoli).
La sanatoria Equitalia così concepita, di fatto, oltre a consentire una gestione più facile degli arretrati dell’ente di riscossione (pari a centinaia di milioni di cartelle Equitalia) e a ripulire i bilanci di enti locali quali comuni e regioni, rischia di dare una mano ai piccoli evasori di debiti minori, determinati per lo più dal mancato pagamento di multe o tasse locali.[/block][/paragraph_left]

Rateizzazione cartelle Equitalia, la proroga

Il Governo, oltre al condono Equitalia, ha concesso con il decreto mille proroghe una nuova occasione per pagare i debiti delle cartelle esattoriali a rate. Dunque, chi è decaduto dal beneficio della rateazione a fine dicembre 2014 perché non ha pagato almeno otto rate non consecutive, potrà usufruire di una proroga fino a tutto luglio del 2015.
La rateazione, che dilata il pagamento ad ulteriori 72 rate, può durare al massimo sei anni, non sarà ulteriormente prorogabile e prevede la decadenza con il mancato versamento di sole due rate anche non consecutive.
Per ottenere la dilazione della rateazione delle cartelle Equitalia è sufficiente fare domanda all’ente entro la fine del mese di luglio.

Ravvedimento operoso disposto nel 2015

Un’altra disposizione a favore del contribuente è il ravvedimento operoso, un’autodenuncia che l’esecutivo ha previsto nei casi in cui ci si accorga di aver commesso un errore nel versamento delle imposte (comprese Imu, Tasi e Tari) e si voglia rimediare godendo di sanzioni ridotte.
Il ravvedimento operoso 2015, di fatto, agevola coloro che vogliano regolarizzare la propria posizione di fronte al fisco con le minori penalizzazioni possibili. Esistono vari tipi di ravvedimento, determinati dal ritardo nei pagamenti e dalla conseguente percentuale di sanzione prevista.

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Condono cartelle per falsi dirigenti

Il 2015 è anche l’anno del permanere dell’incertezza su quali cartelle esattoriali Equitalia siano annullabili e quali no, soprattutto a seguito della destituzione dall’incarico degli oltre 700 dirigenti dell’Agenzia delle Entrate giudicati illegittimi dalla corte costituzionale per il mancato sostenimento del concorso pubblico prima della loro nomina.
Una delle ultime sentenze sul caso è stata quella della commissione tributaria di secondo grado della Lombardia, che ha confermato l’annullabilità degli avvisi di accertamento fiscale sottoscritti dai dirigenti illegittimi o da loro delegati per incompetenza assoluta in difetto di attribuzione. Un altro punto a favore dei contribuenti che possono richiedere l’annullamento di tali accertamenti ricorrendo direttamente al giudice.

Delega fiscale 2015

Tra gli altri provvedimenti approvati dal governo c’è poi la delega fiscale 2015, che in materia di condono e modalità di riscossione dei debiti Equitalia ha introdotto importanti novità, tra cui la riduzione della percentuale dell’aggio e la conservazione del beneficio della dilazione del debito per chi ne ha di non oltre 10mila euro d’importo e paga entro cinque giorni dalla scadenza del termine. Inoltre chi salta cinque rate non consecutive non subirà più il pignoramento dei propri beni.

Sospensione della riscossione dei debiti Equitalia

[paragraph_left][block]Sanatoria cartelle Equitalia annullabili[/block][block]In tema di debiti Equitalia, infine, va ricordato il diritto per i contribuenti che ritengano di aver ricevuto una cartella esattoriale non dovuta di fare domanda all’ente stesso per verificare la situazione e, qualora l’errore sia confermato, vedersi annullare il debito inesigibile.
La richiesta di sospensione delle procedure di riscossione Equitalia prevede la presentazione di una dichiarazione che spieghi i motivi per cui si ritenga inesigibile la cartella ricevuta. Sarà compito di Equitalia avvisare l’ente creditore, il quale dovrà rispondere entro duecentoventi giorni dalla richiesta altrimenti si vedrà annullato il diritto di esigere il credito.[/block][/paragraph_left]

Fonti Blasting News, Corretta Informazione, Equitalia, Forex Info, Il Sole 24 Ore, La legge per tutti

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