Bonus ristrutturazione, niente più sconto in fattura dal 2020

Bonus ristrutturazione, in cosa consisteva finora

Per il bonus ristrutturazione non ci sarà più lo sconto in fattura, secondo la modifica approvata in commissione che elimina il meccanismo introdotto con il decreto crescita. Dal 2020, dunque, rimarrà valido soltanto il rimborso in dieci anni di parte delle spese effettuate per i lavori di ristrutturazione all’interno di casa propria.
Per qualche mese era stata introdotta la possibilità di ottenere uno sconto immediato in fattura per interventi di ristrutturazione sui propri appartamenti. Il bonus ristrutturazione inglobava l’ecobonus (per interventi volti a migliorare l’efficienza energetica) ed il sisma bonus (per operazioni volte alla sicurezza antisismica dell’edificio).
Le piccole imprese si sono sentite penalizzate da tale manovra, che imponeva al fornitore che avesse effettuato gli interventi di ristrutturazione di elargire il bonus ai contribuenti che ne avessero fatto richiesta sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto, al posto della detrazione fiscale.

Bonus ristrutturazione, cosa cambierà dal 2020

La modifica prevista per il 2020, dunque, riporta il bonus ristrutturazione alla sua forma originaria, quella applicata prima dello sconto in fattura, ovvero la restituzione di parte della spesa sostenuta entro dieci anni sotto forma di detrazione fiscale.
Il contribuente che effettuerà i lavori di ristrutturazione in casa propria, dunque, pur non avendo il bonus immediato in termini di sconto sulla fattura, potrà vedersi reso il 50% o il 65% di quanto speso sulla dichiarazione dei redditi.