Comunicazione spese ristrutturazioni condomini 2020, cosa c’è da sapere

Comunicazione spese ristrutturazioni condomini, il termine per l’invio alle Entrate

Per la comunicazione delle spese di ristrutturazione dei condomini gli amministratori di condominio hanno tempo fino al prossimo 28 febbraio. È questo il termine, fissato dal decreto del 2016 del Ministero dell’Economia e della Finanza, per la trasmissione all’Agenzia delle Entrate dei dati relativi alle spese di ristrutturazione e riqualificazione energetica dei condomini. Il compito di inviare la comunicazione per le spese di ristrutturazione spetta agli amministratori di condominio.

Comunicazione spese ristrutturazioni condomini, cosa inviare

L’amministratore di condominio, in merito alla comunicazione delle spese di ristrutturazione edilizia e risparmio energetico effettuate sulle parti comuni dei condomini, deve trasmettere telematicamente i dati delle quote a carico di ciascun condominio, per i lavori sostenuti entro il 31 dicembre 2019. Per far ciò, deve prendere a riferimento le fatture emesse dalla ditta che ha effettuato i lavori, inclusi quelli per i quali il singolo condomino può chiedere la detrazione per ristrutturazioni e risparmio energetico (ecobonus, sismabonus), ed incluse le spese relative all’acquisto di mobili ed elettrodomestici (utili per essere ammessi alle detrazioni fiscali del bonus mobili e del bonus elettrodomestici).

Comunicazione spese ristrutturazioni condomini, metodo di invio

In relazione allo sconto in fattura per l’ecobonus ed il sismabonus, con il provvedimento dello scorso 20 dicembre le Entrate hanno fornito nuove istruzioni per la comunicazione delle spese di ristrutturazione sostenute dai condomini. Rimane comunque valido l’utilizzo del software di compilazione e controllo delle Entrate, pubblicato sul sito del fisco l’8 gennaio 2020.
Gli amministratori di condominio devono dunque compilare le comunicazioni delle spese di ristrutturazione edilizia e risparmio energetico sulle parti comuni condominiali indicando i propri dati e quelli del condominio che gestiscono (ragione sociale, codice fiscale e/o partita Iva). Vanno poi inserire i dati relativi alle quote dei singoli condomini.
Per reperire i dati dei condomini (nome, cognome, codice fiscale), sarà sufficiente richiedere un elenco immobili dell’intero stabile, ed aprire successivamente una visura catastale per ogni unità immobiliare presente.